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fedefranca

Leh, 24 luglio

INDIA | Thursday, 24 July 2008 | Views [495] | Comments [5]

Rieccoci finalmente. Sono di nuova viva e connessa, dopo che una brutta influenza intestinale mi ha tenuto a letto (per non dire altro) per due giorni. Oltretutto qua internet non sempre funziona, cosi e passato un bel po di tempo dall'ultima volta. Che dire...se mi fossi collegata piu spesso, avrei scritto diverse mail, cosi come mi immaginavo durante le giornate passate. La prima probabilmente sarebbe cominciata cosi: "WOW! puo sicuramente sembrare stupido, ma la prima parola che mi viene in testa per descrivere questi due faticosissimi giorni di viaggio in jeep tra Manali e Leh e questa. 5 passi Himalayani attraversati, il piu alto a piu di 5300 metri di altezza, su una strada che ogni tanto ha anche dell'asfalto, ma per lo piu e fango e sassi, una notte passata in tenda a 4300 metri di quota a pensare che comunque riesci a respirare, per uscire nel gelo dell'alba e non riuscire a credere alla bellezza delle cime illuminate dal primo sole. Un paesaggio intorno che e di una bellezza sovrannaturale...roccia, roccia, roccia, grigia, rossa, gialla, immensi altipiani. Neanche le 20 ore di sballottamento, da pensare di non avere piu il collo, di impediscono di essere continuamente emozionato per quello che stai vedendo... La seconda mail probabilmente l'avrei cominciata cosi: PANI Significa acqua in hindi. Lo abbiamo imparato dagli uomini che in continuazione si mettevano in mezzo alla strada agitando bottiglie e taniche vuote. Piccoli uomini, coperti di polvere, dello stesso colore del paesaggio, con teli avvolti intorno al capo che lasciano fuori solo gli occhi, per ripararsi dal vento e dalla polvere. Operai, immigrati dal Bihar, lo stato forse piu povero dell'india, che per 200 rupie, 3euro, al giorno, spaccano sassi con un martello accucciati sul bordo della strada, per conto dell'esercito. Non avendo neanche piu acqua da bere a meta giornata. Lavoro e sorte che condividono con centinaia di donne locali, in una fatica di sisifo che sembra piu essere un modo per mantenere sotto controllo migliaia di disperati, piuttosto che un modo reale per mantenere le strade. Per la prima volta avverto in modo veramente forte quel convivere di contrasti a cui avevo cercato di prepararmi prima di partire. E per la prima volta sento indignazione profonda per le condizioni di vita delle persone che vedo. Non ho provato lo stesso malessere nel vedere gli uomini dormire sugli spartitraffico a Delhi o rovistare nella spazzatura a Mandi. Questa non e poverta, sembra piu schiavitu. Il nostro autista, scelto a Manali per puro istinto, continua a stupirci per la sua dolcezza, mostrando la stessa benevolenza e gentilezza nei confronti di questi uomini, a cui si ferma a dare acqua ogni volta che e possibile, cosi come nei confronti della monaca buddista a cui diamo un passaggio, cosi pure al militare con moglie in salwar kameez e figlioletto, a cui pure diamo un passaggio fino al Baralacha La, passo a quasi 5000 metri di altitudine, e lasciamo li, in mezzo al nulla. Dopo che ovviamente abbiamo fatto tutte le possibili foto insieme a loro :-) Dopo di che c'e l'arrivo a Leh, insieme ad un gruppo meraviglioso di cuneesi, che ci terranno compagnia per la successiva settimana (grazie, Marilena, Nicoletta, Laura e Patrick! ci reincontreremo presto)

Capiamo fin dal primo giorno che sara dura andarsene di qua.
Difficile descrivere il posto.
Case di pietra e terra, con enormi vetrate rivolte a sud, contornate
da legno intagliato.
Alti pioppi che si muovono al vento, visione per noi tanto famigliare.
Pero  poi alzi lo sguardo e vedi templi e palazzi arrampicati su
queste rocce gialle che racchiudono la citta su tre lati, e
all'orizzonte cime innevate.
Dopo una settimana ancora mi emoziono alzando lo sguardo all'improvviso.
E poi la gente sorride di sorrisi meravigliosi.

I fatti poi non sono molti: un meraviglioso giro in moto comprensivo
di caduta, per fortuna senza conseguenze, monasteri meravigliosi, un
fallito tentativo di trecking, cene con gli amici, grandi risate.

Ora staremo ancora una decina di giorni, poi abbiamo in programma di
prendere un volo e andare al sud, a vedere un po'di mare.

a presto

fra

 

Comments

1

Grandi!! Bel post! E che voglia di montagne alte!!

  max Jul 24, 2008 3:27 AM

2

incredibile leggere di voi e saperti lì, a 5000mt!!
chissà che bello, che emozione cercare di comunicare
con le persone che si incontrano, anche solo sorrisi.
:)
son proprio contenta di leggervi entusiasti. un abbraccio!! eleonora.

  eleonora Jul 24, 2008 6:21 PM

3

Felice di sapere che ti sei ristabilita!

bello leggere di rocce e umanità, un abbraccio

  lorenzo Jul 24, 2008 11:15 PM

4

Bello bello bello, Altezze e sorrisi,sembra un paradiso!A leggere i racconti di voi che finite col parlare per ore e abbracciare i commercianti indiani mi è venuta voglia di farlo pure a me ora che sono stata a Berlino, potete immaginare!!Vi abbraccio tanto,Ale

  alessandra (sciarpa) Jul 25, 2008 12:09 AM

5

ciao cari, vedo che tutto procede + o - bene.
qui soliti casini tra dip e facoltà, ma ti aggiorniamo quando torni.

le mie due settimane in sardegna sono andate benissimo , anche se in due giorni qui ho già bruciato tutti i benefici!

il dalla è partito per la sua route in corsica e la chiara sta lavorando alla tesi.

ti stiamo preparando il alavoro per settembre, non tornare troppo stanca.

ciao matteo p.

  matteo piccoli Jul 26, 2008 1:39 AM

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