Rieccoci finalmente.
Sono di nuova viva e connessa, dopo che una brutta influenza
intestinale mi ha tenuto a letto (per non dire altro) per due giorni.
Oltretutto qua internet non sempre funziona, cosi e passato un bel po
di tempo dall'ultima volta.
Che dire...se mi fossi collegata piu spesso, avrei scritto diverse
mail, cosi come mi immaginavo durante le giornate passate.
La prima probabilmente sarebbe cominciata cosi:
"WOW! puo sicuramente sembrare stupido, ma la prima parola che mi
viene in testa per descrivere questi due faticosissimi giorni di
viaggio in jeep tra Manali e Leh e questa.
5 passi Himalayani attraversati, il piu alto a piu di 5300 metri di
altezza, su una strada che ogni tanto ha anche dell'asfalto, ma per lo
piu e fango e sassi, una notte passata in tenda a 4300 metri di quota
a pensare che comunque riesci a respirare, per uscire nel gelo
dell'alba e non riuscire a credere alla bellezza delle cime illuminate
dal primo sole.
Un paesaggio intorno che e di una bellezza sovrannaturale...roccia,
roccia, roccia, grigia, rossa, gialla, immensi altipiani.
Neanche le 20 ore di sballottamento, da pensare di non avere piu il
collo, di impediscono di essere continuamente emozionato per quello
che stai vedendo...
La seconda mail probabilmente l'avrei cominciata cosi:
PANI
Significa acqua in hindi.
Lo abbiamo imparato dagli uomini che in continuazione si mettevano in
mezzo alla strada agitando bottiglie e taniche vuote.
Piccoli uomini, coperti di polvere, dello stesso colore del paesaggio,
con teli avvolti intorno al capo che lasciano fuori solo gli occhi,
per ripararsi dal vento e dalla polvere.
Operai, immigrati dal Bihar, lo stato forse piu povero dell'india, che
per 200 rupie, 3euro, al giorno, spaccano sassi con un martello
accucciati sul bordo della strada, per conto dell'esercito.
Non avendo neanche piu acqua da bere a meta giornata.
Lavoro e sorte che condividono con centinaia di donne locali, in una
fatica di sisifo che sembra piu essere un modo per mantenere sotto
controllo migliaia di disperati, piuttosto che un modo reale per
mantenere le strade.
Per la prima volta avverto in modo veramente forte quel convivere di
contrasti a cui avevo cercato di prepararmi prima di partire.
E per la prima volta sento indignazione profonda per le condizioni di
vita delle persone che vedo.
Non ho provato lo stesso malessere nel vedere gli uomini dormire sugli
spartitraffico a Delhi o rovistare nella spazzatura a Mandi.
Questa non e poverta, sembra piu schiavitu.
Il nostro autista, scelto a Manali per puro istinto, continua a
stupirci per la sua dolcezza, mostrando la stessa benevolenza e
gentilezza nei confronti di questi uomini, a cui si ferma a dare acqua
ogni volta che e possibile, cosi come nei confronti della monaca
buddista a cui diamo un passaggio, cosi pure al militare con moglie in
salwar kameez e figlioletto, a cui pure diamo un passaggio fino al
Baralacha La, passo a quasi 5000 metri di altitudine, e lasciamo li,
in mezzo al nulla.
Dopo che ovviamente abbiamo fatto tutte le possibili foto insieme a loro :-)
Dopo di che c'e l'arrivo a Leh, insieme ad un gruppo meraviglioso di
cuneesi, che ci terranno compagnia per la successiva settimana
(grazie, Marilena, Nicoletta, Laura e Patrick! ci reincontreremo
presto)
Capiamo fin dal primo giorno che sara dura andarsene di qua.
Difficile descrivere il posto.
Case di pietra e terra, con enormi vetrate rivolte a sud, contornate
da legno intagliato.
Alti pioppi che si muovono al vento, visione per noi tanto famigliare.
Pero poi alzi lo sguardo e vedi templi e palazzi arrampicati su
queste rocce gialle che racchiudono la citta su tre lati, e
all'orizzonte cime innevate.
Dopo una settimana ancora mi emoziono alzando lo sguardo all'improvviso.
E poi la gente sorride di sorrisi meravigliosi.
I fatti poi non sono molti: un meraviglioso giro in moto comprensivo
di caduta, per fortuna senza conseguenze, monasteri meravigliosi, un
fallito tentativo di trecking, cene con gli amici, grandi risate.
Ora staremo ancora una decina di giorni, poi abbiamo in programma di
prendere un volo e andare al sud, a vedere un po'di mare.
a presto
fra