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Cambogia

la prima settimana

CAMBODIA | Tuesday, 16 December 2008 | Views [493] | Comments [3]

La cosa più strana è la percezione del tempo. le giornate volano che neanche me ne accorgo, ma mi sembra di essere qui da un mese e più. Strano... ci devo pensare...

Le giornate si svolgono più o meno così:
sveglia piuttosto presto intorno alle 6.30, un pò perchè i galli mi annunciano l'alba, un pò perchè la città prende vita prestissimo, già alle 5 c'è un gran movimento di tuc-tuc e motorini, molti turisti si alzano in tempo per andare a vedere il sorgere del sole ad Angkor.
Mi preparo senza fretta, scarico le mail, do un'occhiata a corriere.it, e vado in Pub Street a fare colazione. Come suggerisce il nome è una viuzza pedonale lunga un centinaio di metri piena di locali e ristoranti da i nomi esotici: The Soup Dragon, Red Piano, The Temple, giusto per citarne ancora e risvegliare nella memoria di chi ci è stato piacevoli ricordi. Colazione sostanziosa, omelette con formaggio e prosciutto, oppure uova strapazzate con pane e burro, con il fedele computer che mi tiene compagnia, o per scrivere mail e cazzeggiare qua e la (molti locali hanno il Wi-Fi) oppure per sistemare le foto scattate il giorno prima.

Verso le 9.30 raggiungo la scuola, 10 minuti circa a piedi. Fa ancora fresco, o meglio, non fa ancora caldo: per quanto sopportabile, tra le 10 e le 16 è meglio stare all'ombra (anche perchè lo zaino di 6-7 kili che ho sempre sulle spalle, ogni tanto si fa sentire).
A scuola seguo la prima lezione, come ho già scritto molto divertente. Alle 10.30 in punto inizia il lavoro vero e proprio. Non potendo insegnare inglese ai bimbi (maestri solo madrelingua) sono un pò il tuttofare. Per adesso ho levigato e verniciato una decina di scrivanie e altrettante panchette. Oggi, lunedì 15, ho iniziato un nuovo lavoro: consiste nel legare con il filo di ferro delle specie di intrecci di paglia e bambù (non saprei come meglio descriverli) sulla ringhiera in ferro che delimita il perimetro della proprietà, con lo scopo di occultare alla vista il cortile della scuola.
Alle 12.00 vado a mangiare con Nick e con gli altri volontari, solitamente in un ristorantino cambogiano al Mercato Vecchio, per tornare poi a scuola verso le 14: di nuovo la lezione, lavoro da magutt fino alle 17.30 e rientro alla guest house.
Un' oretta di ripiglio e si ritorna in Pub Street per la cena.

Ultimamente ho scoperto un locale stranissimo, appena fuori la zona turistica della città. Si chiama "The Singing Tree Cafè" (www.singingtreecafe.com), una via di mezzo tra un ristorante-centro culturale-centro ricreativo-agriturismo, con serate a tema, proiezioni di film a tema sociale, corsi di meditazione yoga, corsi di buddismo, centro di smistamento volontari, musica dal vivo, jam session ed altro. Insomma, un posto davvero unico, con una atmosfera estremamete rilassante, ben lontana dalla confusione di Pub Street.
L'unico aspetto davvero negativo è che la cucina è esclusivamente vegetariana e vegana... Tra l'altro è forse l'unico posto a Siem Reap con una connessione internet paragonabile alle nostre, naturalmente Wi-Fi.

Per stasera può bastare così, anche perchè è appena arrvata la mia bistecca marinata al pepe verde con insalata e patate fritte, 3 euro...

Dimenticavo! Oggi sono iniziati i preparativi per la festa di Natale: oltre ad addobbare la scuola stiamo insegnando ai bambini più grandicelli le canzoni natalizie (abbiamo comiciato con "Jingle Bells"). La sera di natale canteranno per i turisti in alcuni alberghi de-luxe, con lo scopo di sensibilizzare e naturalmente raccogliere qualche soldino per la scuola. E' vero, può sembrare una strumentalizzazione, ne abbiamo discusso tra di noi; però i bimbi si divertono come matti, prendono contatto con quello che molto probabilmente sarà il loro futuro lavorativo (il turismo), e comunque per andare avanti con il progetto bisogna raccogliere fondi.
E non vi dico quando i ragazzini escono dalla lezione di canto, prendono le loro bici per tornare a casa, e canticchiano sorridendo "Jingle Bells"... con 30 gradi all'ombra... in Cambogia...

Comments

1

ah ah ale il posto figo è vegano...penso che verrò per un pranzetto...s

  saul Dec 16, 2008 3:41 AM

2

Saul No

non vorrei che riempisse di mmerda anche il ristorante come ha fatto in passato con l'ufficio!

  david Dec 16, 2008 4:52 AM

3

eh, sì... questi bambini cambogiani sembrano proprio i miei studenti... Ci manchi tanto, sei sempre nei nostri pensieri!
Lorena

  lorena Dec 18, 2008 7:13 AM

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