Certo che viaggiare è bello ma è pure faticoso! Sono in piedi da quasi ventiquattr’ore, ma non riesco a riposare a causa del ciclo biologico sonno-veglia. Abbiamo viaggiato da occidente ad oriente, inseguendo il tempo e macinando minuti.
Il risultato è che già un’ora e mezza dopo il decollo da Malpensa, dall’oblo del 777, si può già scorgere l’imbrunire e le hostess, con gentilezza e perentorietà invitano a chiudere le tendine per consentire ai viaggiatori di risposare.
Ma quale riposo?
La rotta seguita dal velivolo è davvero suggestiva e costituisce, se pur dall’alto estremo del cielo, un viaggio nel viaggio. Milano Venezia e quindi Trieste, poi Lubiana, Belgrado, quindi tutta la Romania, di passa sopra il Mar Nero, si tocca Yalta, si prosegue toccando tutte o quasi le Repubbliche Baltiche, si sfiora Grosny, quindi si procede verso la Mongolia, poi Kabul, Islamabad, le cime più alte del mondo, quindi India, inoltre China, sfiorando Vietnam e infine HK, con tanto di sole nascente all’orizzonte!
Ne ho approfittato per saccheggiare la home video a disposizioni dei viaggiatori e mi sono guardato 3 film, insieme a qualche documentario e alle splendide immagini che arrivavano dalla web-cam posta sulla fusoliera dell’aeromobile. Ma sonno neanche l’ombra!
Ora (le 9,30) siamo in una lounge dell’aeroporto internazionale di Hong Kong, in attesa dell’imbarco per Auckland che non avverrà prima delle 15,00 ora locale (le 8 in Italia).
Intendo godermi questa attesa cercando almeno di assaggiare qualche piatto locale anche se tempo che in aeroporto ci sarà ben poco di autoctono.