La donna e il mobile
Sì, lo so, ne ho già parlato, però in questi giorni sto dedicando ogni serata a montare mobili Ikea, per cui perdonatemi ma ne parlerò ancora. Devo dire che ho scoperto alcune cose:
1)Non è difficile come pensavo: se si seguono le istruzioni alla lettera (e non si montano i cassettoni del letto al contrario, come ho fatto io) riesco a farcela persino io.
2)Avere attrezzi decenti è fondamentale: inizialmente avevo comprato un cacciavite universale da pochi dollari. Una delle prime cose che mi sono state dette è che non sarebbe durato a lungo. Infatti. Dopo 2 giorni ha iniziato a "covare sentimenti acuminati"[semicit] e la punta ha smesso di esistere. Puff. Sparita. Per fortuna un ragazzo italiano che vive nel mio stesso palazzo mi ha prestato i suoi attrezzi Ikea superprofessionali. E ora è davvero un'altra storia.
3) Usare il martello fa rumore (quindi non conviene montare comodini dopocena) e non è tra le cose più semplici del mondo. In verticale si usa facilmente, in orizzontale, se intanto con una gamba bisogna tenere fermo il mobile che altrimenti si rompe, richiede parecchia fatica.
4) La cosa più complessa sono le cerniere del tavolo grande. I 4 lati della base del tavolo sono incernierati a 2 a 2 con una giuntura, nella quale va fatta passare una vite, che a sua volta passa in un anello e si infila poi in una gamba del tavolo che al mercato mio padre comprò. Insomma, un gran casino.
Ma guardiamo il lato positivo: mi sto facendo i muscoli (Fla, altro che totalbodiuorkaut) e pian piano la casa sta diventando vivibile. Ora siedo su una sedia e ho il pc su un tavolo. E da stasera ho persino un comodino.