Il borgo
Beh, finalmente ci sono (da tre giorni in effetti), sono negli Usa. La prima impressione ha smontato molti dei preconcetti che avevo, la seconda pure.
Pensavo che i grattacieli fossero brutti: se li vedi a metà pomeriggio mentre si specchiano sul fiume tolgono il fiato. Pensavo che negli Usa si mangiasse male: finora il cibo è "not too bad" con punte di "davvero buono". Pensavo che avrei evitato di usare il telefono qui perchè capire le persone che ti parlano in americano al telefono non è semplicissimo: solo oggi ho passato almeno un paio d'ore al telefono con Ikea, società di internet, donne delle pulizie, etc,etc,etc..Insomma, pensavo un sacco di cose sbagliate.
La città, per quel che ho visto non è male: sembra abbastanza vivibile, almeno per quel che riguarda il quartiere dove andrò a stare e lavorare. Una cosa buffa è che ci si sente "ipersalutati": tutti o quasi ti dicono almeno "Hi" o "How are you?", anche le guardie giurate della banca o gli autisti dell'autobus. L'altra cosa "insolita" è la questione della mancia: i prezzi dei cibi non sono quelli scritti sui menu, bisogna aggiungerci le tasse e un 15% circa di mancia per i camerieri. Appena arrivi in un ristorante i camerieri ti dicono come si chiamano e che si prenderanno cura di te. Ogni tot qualcuno passa e ti domanda se va tutto bene o se vuoi qualcos'altro, oppure passa a darti l'acqua (che ha due caratteristiche: è gratis ed è con ghiaccio).
Insomma, questi primi giorni sono stati strapieni di cose, ma tutto sommato positivi (grazie soprattutto all'aiuto di Marco). Speriamo si continui così!