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fedefranca

27 luglio, jaipur

INDIA | Monday, 27 July 2009 | Views [447]

Eccomi finalmente con un momento di calma, davanti a un computer in questa tranquilla (e qui a jaipur e` gia` un miracolo)

Riassumendo queste intensissime giornate...

21 luglio

durante tutto il volo cerchiamo di renderci conto che stiamo per arrivare  in India, ma non riusciamo a realizzare del tutto, e cosi` ci lasciamo cullare dal confort di uno dei migliori aerei mai presi, e dalla gentilezza delle hostess.

Guardando un film sui monitor  il viaggio scorre via bene, senza fatica.

Sullo schermo, a intervalli di tempo regolari,  compaiono le indicazioni della direzione della Mecca, rispetto all'aereo, casomai qualcuno volesse pregare.

LA tappa a Doha, gia`buio, ci regala un assaggio di calore desertico, scendendo dall'aereo

22 luglio

Il 22 mattina (alle 3) siamo arrivati a Delhi, ben contenti di avere prenotato un albergo anche per la notte che st per finire.

All'uscita dall'areoporto, l'odore di Delhi, e il calore, ci colpiscono in pieno, e ci catapulta improvvisamente in India, e ci emozioniamo.

Troviamo perfino ad aspettarci un'autista, che non avevamo chiesto e non pensavamo di trovare...che efficienti quelli dell'albergo pensiamo.

In quasi un ora siamo all'albergo (ci sono ingorghi anche alle 4, incredibile), il portiere insonnolito ci apre la porta, l'uomo alla reception consulta la nostra prenotazione (expedia)... e ci rispedisce in strada, all'albergo di fianco...saliamo in camera, cominciamo a sistemarci ma al momento di registrarci col passaporto ci dicono che non possiamo stare li, che c'e` un errore, e che dobbiamo risalire in macchina per andare da un'altra parte.

A questo punto cominciamo a perdere la calma, sono ormai le 5, torniamo al primo albergo ricaricandoci in spalla gli zaini, e pretendiamo una spiegazione.

Ci fanno parlare per telefono con un tale ashuk, che si qualifica come responsapile per delhi di expedia, e che dice che dobbiamo aspettare le 8 per prendere la camera, perche abbiamo prenotato per il giorno successivo.

Dopo diversi minuti si rende conto di avere sbagliato, perche` noi abbuiamo prenotato anche la notte che sta finendo.

A questo punto si lancia in mille scuse, dicendo che ci fara` accompagnare in un'altro albergo, migliore, ovviamente allo stesso prezzo, tutto compreso, pure la colazione.

Ormai fa luce...sonno!

Alla fine riusciamo ad andare a dormire, ma alla partenza troveremo la brutta sorpresa di dover pagare di nuovo l'albergo, a prezzo maggiorato, senza avere modo di capire se expedia ci abbia anche addebitato l'albergo prenotato.

Insomma, l'inizio non e` dei migliori, contando che l'agenzia di viaggio in cui prenotiamo il treno ci fa pagare il biglietto piu`del doppio del suo prezzo.

Anche qua la discussione si fa accanita, anche se i toni non si alzano mai.

Quando diciamo, ok, paghiamo, ma chiederemo conferma della correttezza della vostra commissione all'ufficio generale del turismo, scoppia un caso diplomatico, vanno tutti in panico e ci danno appuntamento qualche ora dopo per risolvere il problema...accettimo, quasi certi che  una soluzione si trovera`, o che perlomeno perderemo dignitosamente.

Al nostro ritorno troviamo il quartier generale al completo, ci offrono chai e acqua minerale, e alla fine ce ne andiamo con i biglietti e una parte dei soldi restituiti, pagando cosi` una commissione quasi onesta.

Delhi, che fatica!!

Il resto della giornata passa in giri e visite tranquille, e nel tentativo di abituarsi al caldo spaventoso.

23 luglio

Il giorno successivo partiamo per Agra, in treno, arrivati in stazione chiamiamo per telefono una rest house consigliata e andiamo la al volo, con un benedetto taxi prepagato, che pero` carica a bordo anche un 'altro guidatore di rikshaw, che cerchera` di intortarci in ogni cosa possibile.

La pensione si merita i consigli (tourist rest house) pulita, essenziale e tranquilla.

Alla piomeriggio andiamo a visitare lo strafamoso Taj mahal.

Costa carissimo, per gli stranieri, e oltretutto, appena in fila veniamo avvicinati da diversi figuri che ci propongono, dietro pagamento di una cifra esosa, di farci passare davanti agli altri, con la complicita`dei militari di guardia, dicendo che la filla sarebbe durata una ora e mezza e avremmo perso il tramonto sul Taj

Questa e`una delle poche volte, fino ad ora, che perdiamo la calma e mandiamo sonoramente a quel paese i presunti governativi truffatori.

Tanto piu`che la lunga fila si risolve in meno di un quarto d'ora.

Fatica, ma il Taj Mahal ripaga, anche perche` comincia  a piovere violentemente, e l'atmosfera diventa allegra e giocosa, al riparo della moschea a quardare le ragazze che giocano sotto la pioggia.

24 luglio

Visitiamo il meraviglioso Red Fort di Agra, meno conosciuto, ma forse ancora piu` bello del taj.


Nel frattempo, ci lanciamo alla scoperta del cibo del sud dell`India, che ci piace tantissimo, piu`delicato e leggero, e cerchiamo continuamente di abituarci al caldo...


Intanto maturiamo un programma di viaggio...


Agra-Jaipur-Ajmer-pushkar-udaipur-ahmedabad, via terra e poi in aereo verso Cochin,Kerala, perche`il tempo sembra essere buono.

25 luglio

Con un autobus in puro stile indiano, raggiungiamo Fatepur Sikri, l'incredibile citta`abbandonata, stupefacente nella sua bellezza...e nel suo caldo.

rischiamo il colpo di calore e la disidratazione, e rischiamo anche di perdere la pazienza per l'insistenza di tutte le guide vere e presunte, di tutti i venditori che non ci mollano un secondo dentro il cortile della moschea...mercanti nel tempio, decisamente.

Quelli a cui non rieco a dire di no sono due meravigliosi e simpaticissimi scugnizzi,alti come un soldo di cacio, che si autoeleggono a guide e mi porgono il braccio per aiutarmi ogni volta che c'e`un gradino-careful!- e alla fine scroccano una cocacola.

Torniamo ad Agra stremati, dal caldo, dalla sete, dalla fatica, ma anche abbacinati dalla meraviglia di quello che abbiamo visto.

26 Luglio

Lungo viaggio per Jaipur, in un pulman di standard quasi europeo, con aria condizionata, che ci permette di salvaguardare energie.

Per fortuna, alla partenza il bigliettaio (o proprietario dell'albergo ds cui partono i pullman, vai tu a sapere) per fortuna ci raccomanda di scendere all'ULTIMA fermata, senza dar retta a chi ci dira' di fare diversamente.

Puntualmente, arrivati in citta`, ad una fermata sale sul pulman un losco individuo, e solo agli stranieri dice di scendere, che questa e` la fermata giusta,  dopo il pulman lascia jaipur.

Mi impunto, dico che no, non e`questa la fermata giusta, e non ci muoviamo.

Ci riprova con i ragazzi americani, ma anche loro ascoltano il nostro consiglio, e al tipo non resta che andarsene contrariato.

Ci saremmo trovati lontani da dove dovevamo andare, in balia della lobbie dei taxisti.

Certo che qua hanno proprio cazzimma!!
E`proprio vero che il rajastan e`india al quadrato, ma non solo  per gli aspetti positivi.

Gli odori, lo sporco, il degrado sono moltiplicati, come anche i colori e la ricchezza degli abiti.

E il modo di porsi non e`certo dolce come nelle altri parti dell'india dove siamo stati.

Mi hanno detto che Jaipur e`la piu` difficile fra le citta` del Rajastan, vedremo le altre, ma qua e`faticoso tanto quanto interessante.

27 Luglio

Oggi palazzo dei venti, e tempio delle scimmie, a Galta.

Posto incredibile, con il sentiero che sale in una gola, con le vasche dove la gente fa il bagno, con le scimmie che ti prendono di mano le noccioline (decisamente meglio averle, quando ho tardato troppo a tirarle fuori, una mi ha strappato dal collo la ghirlanda di fiori che mi avevano dato al tempio).


Nuotano pure le scimmie, e una delle vasche e`usata solo da loro.

Ritorniamo anche oggi stanchi alla pensione,verso le 16.00, ma ci prendiamo tutto il resto della pensione per riposare.

Domani partiamo per Pushkar.

fra

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