Eccomi finalmente con un momento di calma, davanti a un computer in questa tranquilla (e qui a jaipur e` gia` un miracolo)
Riassumendo queste intensissime giornate...
21 luglio
durante tutto il volo cerchiamo di renderci conto che stiamo per
arrivare in India, ma non riusciamo a realizzare del tutto, e cosi` ci
lasciamo cullare dal confort di uno dei migliori aerei mai presi, e
dalla gentilezza delle hostess.
Guardando un film sui monitor il viaggio scorre via bene, senza fatica.
Sullo
schermo, a intervalli di tempo regolari, compaiono le indicazioni
della direzione della Mecca, rispetto all'aereo, casomai qualcuno
volesse pregare.
LA tappa a Doha, gia`buio, ci regala un assaggio di calore desertico, scendendo dall'aereo
22 luglio
Il 22 mattina (alle 3) siamo arrivati a Delhi, ben contenti di avere prenotato un albergo anche per la notte che st per finire.
All'uscita
dall'areoporto, l'odore di Delhi, e il calore, ci colpiscono in pieno,
e ci catapulta improvvisamente in India, e ci emozioniamo.
Troviamo
perfino ad aspettarci un'autista, che non avevamo chiesto e non
pensavamo di trovare...che efficienti quelli dell'albergo pensiamo.
In
quasi un ora siamo all'albergo (ci sono ingorghi anche alle 4,
incredibile), il portiere insonnolito ci apre la porta, l'uomo alla
reception consulta
la nostra prenotazione (expedia)... e ci rispedisce in strada,
all'albergo di fianco...saliamo in camera, cominciamo a sistemarci ma
al momento di registrarci col passaporto ci dicono che non possiamo
stare li, che c'e` un errore, e che dobbiamo risalire in macchina per
andare da un'altra parte.
A questo punto cominciamo a perdere la
calma, sono ormai le 5, torniamo al primo albergo ricaricandoci in
spalla gli zaini, e pretendiamo una spiegazione.
Ci fanno parlare
per telefono con un tale ashuk, che si qualifica come responsapile per
delhi di expedia, e che dice che dobbiamo aspettare le 8 per prendere
la camera, perche abbiamo prenotato per il giorno successivo.
Dopo diversi minuti si rende conto di avere sbagliato, perche` noi abbuiamo prenotato anche la notte che sta finendo.
A
questo punto si lancia in mille scuse, dicendo che ci fara`
accompagnare in un'altro albergo, migliore, ovviamente allo stesso
prezzo, tutto compreso, pure la colazione.
Ormai fa luce...sonno!
Alla
fine riusciamo ad andare a dormire, ma alla partenza troveremo la
brutta sorpresa di dover pagare di nuovo l'albergo, a prezzo
maggiorato, senza avere modo di capire se expedia ci abbia anche
addebitato l'albergo prenotato.
Insomma, l'inizio non e` dei
migliori, contando che l'agenzia di viaggio in cui prenotiamo il treno
ci fa pagare il biglietto piu`del doppio del suo prezzo.
Anche qua la discussione si fa accanita, anche se i toni non si alzano mai.
Quando
diciamo, ok, paghiamo, ma chiederemo conferma della correttezza della
vostra commissione all'ufficio generale del turismo, scoppia un caso
diplomatico, vanno tutti in panico e ci danno appuntamento qualche ora
dopo per risolvere il problema...accettimo, quasi certi che una
soluzione si trovera`, o che perlomeno perderemo dignitosamente.
Al nostro
ritorno troviamo il quartier generale al completo, ci offrono chai e
acqua minerale, e alla fine ce ne andiamo con i biglietti e una parte
dei soldi restituiti, pagando cosi` una commissione quasi onesta.
Delhi, che fatica!!
Il resto della giornata passa in giri e visite tranquille, e nel tentativo di abituarsi al caldo spaventoso.
23 luglio
Il
giorno successivo partiamo per Agra, in treno, arrivati in stazione
chiamiamo per telefono una rest house consigliata e andiamo la al volo,
con un benedetto taxi prepagato, che pero` carica a bordo anche un
'altro guidatore di rikshaw, che cerchera` di intortarci in ogni cosa
possibile.
La pensione si merita i consigli (tourist rest house) pulita, essenziale e tranquilla.
Alla piomeriggio andiamo a visitare lo strafamoso Taj mahal.
Costa carissimo, per gli stranieri, e oltretutto, appena in fila veniamo avvicinati da diversi figuri
che ci propongono, dietro pagamento di una cifra esosa, di farci
passare davanti agli altri, con la complicita`dei militari di guardia,
dicendo che la filla sarebbe durata una ora e mezza e avremmo perso il
tramonto sul Taj
Questa e`una delle poche volte, fino ad ora, che perdiamo la
calma e mandiamo sonoramente a quel paese i presunti governativi
truffatori.
Tanto piu`che la lunga fila si risolve in meno di un quarto d'ora.
Fatica,
ma il Taj Mahal ripaga, anche perche` comincia a piovere
violentemente, e l'atmosfera diventa allegra e giocosa, al riparo della
moschea a quardare le ragazze che giocano sotto la pioggia.
24 luglio
Visitiamo il meraviglioso Red Fort di Agra, meno conosciuto, ma forse ancora piu` bello del taj.
Nel
frattempo, ci lanciamo alla scoperta del cibo del sud dell`India, che
ci piace tantissimo, piu`delicato e leggero, e cerchiamo continuamente
di abituarci al caldo...
Intanto maturiamo un programma di viaggio...
Agra-Jaipur-Ajmer-pushkar-udaipur-ahmedabad, via terra e poi in aereo verso Cochin,Kerala, perche`il tempo sembra essere buono.
25 luglio
Con un autobus in puro stile indiano,
raggiungiamo Fatepur Sikri, l'incredibile citta`abbandonata,
stupefacente nella sua bellezza...e nel suo caldo.
rischiamo
il colpo di calore e la disidratazione, e rischiamo anche di perdere la
pazienza per l'insistenza di tutte le guide vere e presunte, di tutti i
venditori che non ci mollano un secondo dentro il cortile della
moschea...mercanti nel tempio, decisamente.
Quelli a cui non
rieco a dire di no sono due meravigliosi e simpaticissimi
scugnizzi,alti come un soldo di cacio, che si autoeleggono a guide e mi
porgono il braccio per aiutarmi ogni volta che c'e`un gradino-careful!-
e alla fine scroccano una cocacola.
Torniamo ad Agra
stremati, dal caldo, dalla sete, dalla fatica, ma anche abbacinati
dalla meraviglia di quello che abbiamo visto.
26 Luglio
Lungo
viaggio per Jaipur, in un pulman di standard quasi europeo, con aria
condizionata, che ci permette di salvaguardare energie.
Per
fortuna, alla partenza il bigliettaio (o proprietario dell'albergo ds
cui partono i pullman, vai tu a sapere) per fortuna ci raccomanda di
scendere all'ULTIMA fermata, senza dar retta a chi ci dira' di fare
diversamente.
Puntualmente, arrivati in citta`, ad una
fermata sale sul pulman un losco individuo, e solo agli stranieri dice
di scendere, che questa e` la fermata giusta, dopo il pulman lascia
jaipur.
Mi impunto, dico che no, non e`questa la fermata giusta, e non ci muoviamo.
Ci riprova con i ragazzi americani, ma anche loro ascoltano il nostro consiglio, e al tipo non resta che andarsene contrariato.
Ci saremmo trovati lontani da dove dovevamo andare, in balia della lobbie dei taxisti.
Certo che qua hanno proprio cazzimma!!
E`proprio vero che il rajastan e`india al quadrato, ma non solo per gli aspetti positivi.
Gli odori, lo sporco, il degrado sono moltiplicati, come anche i colori e la ricchezza degli abiti.
E il modo di porsi non e`certo dolce come nelle altri parti dell'india dove siamo stati.
Mi
hanno detto che Jaipur e`la piu` difficile fra le citta` del Rajastan,
vedremo le altre, ma qua e`faticoso tanto quanto interessante.
27 Luglio
Oggi palazzo dei venti, e tempio delle scimmie, a Galta.
Posto
incredibile, con il sentiero che sale in una gola, con le vasche dove
la gente fa il bagno, con le scimmie che ti prendono di mano le
noccioline (decisamente meglio averle, quando ho tardato troppo a
tirarle fuori, una mi ha strappato dal collo la ghirlanda di fiori che
mi avevano dato al tempio).
Nuotano pure le scimmie, e una delle vasche e`usata solo da loro.
Ritorniamo anche oggi stanchi alla pensione,verso le 16.00, ma ci prendiamo tutto il resto della pensione per riposare.
Domani partiamo per Pushkar.
fra