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VIETNAM | Friday, 8 August 2008 | Views [425]

Io viaggio contro la paura, perche' l'esistenza di tutte queste persone nel mondo mi tranquillizza, mi sembra che ogni essere umano abbia in se' una grazia che mi fa dimenticare ogni disperazione. Viaggiare mi serve a ricordarmi sempre che non e' tutto li' e che esistono mondi lontanissimi davvero e cosi' vicini. Mi immaginavo una landa dispersa e difficile e non saprei dire dove e quando questi altipiani sono diventati per me cosi' cari. Non c'e' nulla qui che si debba vedere, e' tutto immerso in un verde esasperante a cui non ci si abitua. Ma mai avrei pensato che nel mondo proprio quest'angolo mi aspettasse per farmi scoprire umanita' cosi' belle.

Da bambina quando non riuscivo a dormire, mio padre mi diceva di pensare a tutte le persone che in quello stesso momento stavano lavorando, parlando, giocando, costruendo case, progettando citta'. E mi addormentavo in compagnia di mille vite diverse. Io oggi ne ho molte altre da portarmi via, a ricordarmi ogni volta che serve che il mondo non finisce dove fa paura, ma continua meravigliosamente. Le vite che ho imparato in una sola giornata, le storie che ho ascoltato, sono fiabe della buona notte.

La fiaba del villaggio Giarai, in cui il giorno di un funerale, i parenti del defunto decidono dopo quanti anni potranno dimenticarlo e alla fine del lutto piangono un'ultima volta sulla tomba del loro caro per poi abbandonarla e non visitarla mai piu'.

La fiaba del villaggio Banah, dove Aroch ci ha invitato nella sua casa per chiederci di non dimenticarlo.

La fiaba di Huynh, che e' stato professore di letteratura, cercatore d'oro, carpentiere, combattente e oggi racconta a gente come noi le storie della sua gente.

La fiaba di An, scultore,pittore e proprietario di bar, dai grandi occhi gialli.

La fiaba della ragazza di Dallas che ancora non puo' dire di amare le sue origini.

La fiaba di Dgian, professore d'inglese in cerca di un fidanzato italiano (il mio?).

La fiaba dei veterani americani che tornano in visita ai luoghi delle battaglie piu' cruente.

La fiaba dei bambini che ci salutano per strada, dei francesi che vengono qui due volte l'anno a visitare i villaggi, dell'australiano e dell'inglese in vietnam per un matrimonio, della bambina che vuol fare la hostess, del medico che vorrebbe viaggiare e non puo'.

Le mille e una notte.

 

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