Tranquilli il blog non e' in panne e noi non siamo sprofondati in un cratere di un qualunque vulcano indonesiano...molto piu' semplicemnente internet funzionante e' quasi merce rara da queste parti.
Questi 29 giorni sono trascorsi con una velocita' incredibile, forse questa percezione e' stata anche influenzata dall'atmosfera di queste due isole che ci hanno offerto di tutto:bei paesaggi, forme d'arte locali (dall'architettura dei piccoli templi alle musiche e danze del Bali Arts Festival), la sincera apertura delle persone incontrate e il loro spiccato senso dell'ospitalita' e dell'amicizia, che se possibile per noi supera addirittura quello degli altri paesi del sud est asiatico.
Dopo la piacevole permanenza a Denpasar ci siamo mossi in direzione nord fino a Lovina una meta' rilassata, ottima base di partenza per il diving al parco marino di Pulau Menjangan, dove per la prima volta abbiamo sperimentato l'immersione in corrente, in poche parole e' come salire su un tapis roulant!!! Ancora una volta per l'esplorazione dell'interno ci siamo affidati al solito motorino a marce con il quale abbiamo percorso circa 80 km in un tour che ci ha portato al lago Danau Tambligan, attraverso le meravigliose risaie di Munduk e che si e' concluso con un rigenerante bagno termale alle Air Panas Banjar.
Scegliendo sempre i mezzi di trasporto locale "bemo" (=piccolo furgoncino con 2 panche nel posteriore) ci siamo spostati verso est attraverso la strada costiera che offre delle belle vedute dei vulcani Gunung Batur (1717 mt) e Gunung Agung (3142 mt), per raggiungere il piccolo villaggio di Tirta Ganga dove 2 giorni sono trascorsi con brevi passeggiate tra le risaie e all'osservazione della piccola comunita' locale.
Con l'obiettivo di raggiungere le isolette a nord ovest di Lombok, dopo una tappa obbligata per 1 notte a Padangbai, ci siamo imbarcati nel traghetto+bus+barchetta che dopo 11 ore di purgatorio ci ha portato al paradiso di Gili Meno. E' il classico posto dove i giorni diventano settimane: il calore che ci hanno trasmesso Opin e famiglia, Didin, Aida, tutti coloro di cui conosciamo solo il soprannome e anche coloro che ci salutavano quotidianamente incontrandoci nelle poche strade che percorrono questa isola, priva di mezzi a motore, hanno fatto si che ci fermassimo per 15 giorni. Un esempio puo' essere quello della prima notte, quando arrivati alle 8 di sera e non avendo trovato una stanza libera adatta al nostro budget la mamma di Debby ci ha sistemato in maniera speciale nel suo beruga (gazebo di legno - vedi foto)
I giorni sono cosi' trascorsi tra un po' di immersioni, un matrimonio a cui era invitata tutta l'isola, ricorrenze religiose onorate con scorpacciate di dolcetti locali fatti dalla mamma di Didin, jam session improvvisate di musica locale con Ricca a condividere il ritmo con allegri 80enni e classici falo' sulla spiaggia organizzati dall'alternativa gioventu' locale.
L'ultima mattina Gili Meno ci ha salutati con uan strepitosa alba sul Gunung Rinjani di Lombok, siamo quindi ripartiti con un po' di nostalgia nel cuore, ma l'ulteriore notte obbligata a Padangbai ci ha riservato una piacevolissima sorpresa: l'incontro casuale con Paul e Kerry, i due ragazzi sudafricani lasciati a Bangkok 3 mesi fa. Adesso siamo a Ubud, la culla della cultura balinese, ma di qeusto parleremo piu' avanti.
Buon vaiggio a tutti coloro che nei prossimi giorni saranno in partenza!!!
Selamat tinggal