Dunque eccoci a raccontare il viaggio verso Leh.
Partenza da Manali alle 11.00 con un autobus abbastanza confortevole. Noi, su mia richiesta, abbiamo prenotato i posti in fondo in modo che le mie gambe avessero abbastanza spazio (difficile su questi mezzi indiani). Richiesta esaudita, ma non avevamo calcolato che nei posti in fondo le sconnessioni della strada vengono amplificate a manetta! Risultato: comodita', soprattutto durante i voli di mezzo metro.......
Il primo giorno di viaggio abbiamo superato il Rothang pass e subito discesa attraverso la Chandra valley, incantevole e resa molto selvaggia dall'impetuoso fiume che scorre a valle; quando dico impetuoso immaginate le scene del Signore degli anelli, quando l'elfo invoca gli spiriti del fiume ed appare il flusso d'acqua simile a dei cavalli imbizzariti, ce l'avete? beh, amplificate un po' la portata e ci siamo; a momenti dalla potenza non si distingueva se la corrente scendeva o saliva dalla valle. Tutt'attorno la montagna brulla e desertica e in alto ghiacciai dallo spessore di centinaia di metri che rilasciavano rivoli d'acqua a formare altrettante cascate che si buttavano nel fiume. Immagini indelebili.
Dopo 8 ore di viaggio arrivo a Keylong, pasto abbondante a base di riso, patate in salsa e lenticchie; vicino a noi era seduta una coppia di arzilli noezelandesi che era reduce da un viaggio partito da Mosca con la transiberiana, Mongolia, Pakistan, India; davvero lodevoli vista l'eta' di piu' o meno 70 anni. Dopo cena abbiamo dormito in tenda (con dentro le brandine).
Alle 4 del mattino siamo ripartiti da Keylong verso Leh, subito un passo da 4800 metri, sosta a valle per un the e poi via verso il primo passo sopra i 5000 metri. Poi 2 ore di deserto sotto al sole cocente per poi salire verso il secondo passo carozzabile piu' alto al mondo, il Taglang La (5300 mt piu' o meno), dove il nostro sistema respiratorio e' stato messo a seria prova. Discesa in valle ed arrivo a Leh alle 20.00. Sono state le 18 ore piu' scecherate della mia vita.... Viaggio stancante ma da fare almeno una volta.
Ci siamo sistemati in una guest house molto accogliente dal nome silver cloud, il titolare e' molto amichevole, ma l'edificio dista a 2 km da Leh e quindi oggi ne abbiamo cercato e trovato un altro: una struttura nuova di zecca con le camere pulitissime a 200 rupie in meno della precendente: un vero affare.
Il pomeriggio lo abbiamo passato a cercare un trekking abbordabile e senza troppi dislivelli; dopo 4 agenzie non abbiamo ancora scelto, ma credo che opteremo per un'agenzia che pratica l'eco-trekking, cioe' non lascia nessun rifiuto sulle montagne.
Abbiamo dedicato del tempo anche allo shopping, in particolare gli spettacolari ed al tatto calorosi scialli di kashmir, qualche fortunato di voi potra' anche indossarlo... pensate che per fare un unico scialle ci vuole un mese di lavoro per una donna, invece per ricamarlo altri 5 mesi, in piu' sono oggetti unici perche' tutti fatti a mano.
Ora vi saluto, vado a dormire!!
Un ciao da queste magnifiche montagne
P.s. non tenete conto dei molti errori ortografici, scrivo a ruota e non ho voglia di rileggere.
Michele