Oggi sono un bambino, o meglio un adolescente. Penso alla mia vita, altalenando tra la felicita' di essere giovane ed avere una vita incredibile e piena di sorprese davanti e la depressione per tutti quegli obblighi che mi vengono imposti. Presto saro' libero mi ripeto, presto avro' l'intero controllo sulla mia vita; in realta' non e' cosi' perche' anche riuscendo a evitare le catene e le le trappole disseminate lungo il cammino, il sentiero e' gia' tracciato e il destino (non a caso questa parola vale sia per definire la destinazione che il fato) e' gia' scritto.
Tra 3 giorni parto , e come un ragazzino guardero' le cose con occhi sognanti e ingenui sperando che il viaggio non finisca mai, succhiando il midollo della vita (oh capitano mio capitano),cogliendo l'attimo, vivendo quel momento che fugge via senza pensare al prima e al dopo; solo vivendo come non faccio piu' da molto, troppo tempo. Come sono tornato a fare oggi, guardando la luna, parlando con lei dei segreti che vede di notte.