Arrivati!
Dopo un viaggio aereo lungo, ma molto confortevole siamo arrivati a Delhi con scalo a Doha.
Impatto abbastanza forte.
All' aereoporto abbiamo capito come funziona il rapporto con i turisti; si deve essere furbi per non farsi ingannare. Alla BANK STATE OF INDIA ho cambiato dei soldi e me ne davano l'equivalente di 200 euro in meno: per fortuna ho fatto un po' di conti a mente e me ne sono reso conto.
Dopo il cambio valuta abbiamo acquistato un biglietto prepagato del taxi per arrivare alla stazione degli autobus ed accertarci che effettivamente avevamo la prenotazione dell' autobus corretta.
Il viaggio in taxi e' stato il primo colpo al cuore. Il semifurgoncino scassato si spegneva ad ogni incrocio ed ogni volta tenevamo le dita incrociate affince' si riaccendesse.
La scena alla stazione non e' stata delle migliori: condizioni igieniche precarie e fatiscenza dilagante. Comunque, raggiunto il nostro scopo, abbiamo deciso di prendere un can can o come si chiamano le api carozzate per farci portare ad OLD DELHI, per passare la giornata in attesa del bus. Il giretto e' stato molto affascinante; a parte le mie ginocchia che sbordavano di 40 cm laterali e ad ogni incrocio di altri veicoli erano esposte a pericolo di amputazione. Per le vie della citta' vecchia si respiravano profumi con un qualche cosa di antico, odori intensi, ma pieni di attrazzione. L'ora (5 del mattino) era quella del commercio e degli scambi, carri pieni di merce di ogni genere, magazzinieri al lavoro, molta gente per le strade (tanta che dormiva in terra).
Fatto sta che il nostro taxista scazza e ci porta in un posto dimenticato da Dio e poco raccomandabile; cosi', dopo qualche insistenza ci facciamo portare al posto concordato inizialmente (RED FORT), nei pressi della moschea rossa e del bazar della citta' antica. La monumentale fortezza e' pero' chiusa ed apre alle 8, la nostra stanchezza si fa sentire e decidiamo di prendere una camera per riposare un po'. La Lonely Planet ci guida bene e troviamo una camera all' Hotel Palace fino alla sera. Meritato riposo, giretto alla moschea, primi sapori Indiani grazie all'acquisto del chapati con una salsa piccante di peperoni e patate.
Rientriamo in albergo per fare le valige ed andare alla stazione. Questa volta scegliamo i classici riscio' (biciclette con carrozza); il nostro autista ha dei seri problemi a portarci in salita cosi' decido di scendere per aiutarlo e lui quasi si scazza, ma alla fine sotto sotto e' contento. Un percorso abbastanza lungo e molto divertente, almeno per me, un po' meno per il guidatore che mi vede continuamente scendere a salire al volo per fare fotografie.
Arriviamo in stazione con 2 ore di anticipo e dobbiamo sorbirci lo svuotamento dell'immondeziaio della stazione (una cosa insopportabile... ora capisco cosa provano (o provavano??) a Napoli).
Alle 20 partiamo per Dharamsala con un autobus tutto sommato confortevole (avanzavo anche spazio con le ginocchia). Il viaggio in bus (11 ore di guida a tavoletta e con il clacson sempre azionato), ci porta in un clima piu' vivibile, con le montagne intorno (che non si vedono perche' e' tutto coperto) e la temperatura acettabile (quasi quasi da maglia), che a confronto con quella di Delhi sembra il Polo Nord.
Abbiamo trovato l'albergo, un hotel gestito da tibetani in esilio, che sembra molto confortevole.
Ho dimenticato il cavetto della macchina fotografica e non posso farvi vedere le foto, magari in giornata ci riesco.
Ciao a tutti.
Michele