Niente come svegliarsi al suono di un autobus dal motore ultracentenario e i suoi sgasaggi, accompagnati da strombazzamenti di disparati veicoli. A seguire, una Celine Dion dall’ugola d’oro conquista il quartiere a mezzo altoparlanti. Siamo d’accordo, Celine Dion regala un risveglio meno traumatico rispetto a una compilation degli Iron Maiden; ma sono pur sempre le sei del mattino. “Com’è lo Sri Lanka, Sara?”. In momenti come questo, il primo aggettivo della lista è: rumoroso. Devo ancora sperimentare la campagna, ma ho il vago sospetto che gli animali si darebbero un gran daffare per competere con il traffico cittadino. Comunque non posso lamentarmi troppo, questa mattina mostra un netto miglioramento rispetto a petardi e tamburi delle cinque di ieri.
La realtà fa a pugni con l’idea che mi ero fatta di ‘paese buddista’; ma sta bene cosi’, alla fin fine non sono qui per dormire fino a mezzogiorno, e sei settimane sono troppo poche per sprecare anche solo un’ora. A proposito di tempo. Se come me partirete per un GDP, tenete presente che lavorare cinque giorni su sette dalle otto alle cinque non è per niente scontato. Molto più probabile è che lavoriate saltuariamente, che le vostre settimane non siano perfettamente pianificate, e che incappiate in lunghi tempi morti. Per questo è importante partire con degli obiettivi aggiuntivi. Cosa volete imparare in queste 6 settimane? Desiderate imparare un’altra lingua? Organizzatevi con la vostra ‘squadra’ di studenti internazioneli e insegnatevi a vicenda un’oretta la sera. Volete scrivere un blog? Far pratica con la fotografia? Prendete l’iniziativa, pianificate ed eseguite con metodo. In questo modo per voi non esisteranno né tempi morti né noia, e otterrete un enorme valore aggiunto dalla vostra esperienza.
Se fra voi ci sono dormiglioni di professione, potete sempre scegliere uno stage in Sri Lanka. Nel malaugurato caso ripiombaste nel sonno dopo autobus e Celine Dion, qualcun altro si darà la pena di tenervi svegli. Io per esempio faccio affidamento sulla panetteria ambulante, un tuc tuc che passa sotto la finestra ogni quindici minuti al suono di Per Elisa, Mozart. La sveglia del telefono è ormai del tutto obsoleta, e il pericolo di dormire mezz’oretta in più totalmente inesistente.
